23 maggio 2023: anniversario della Strage di Capaci
Anche in occasione della Giornata odierna, l’Istituto Cestari Righi Sandonà ricorda tutte le vittime innocenti di mafia, quest’anno messe al centro di un ciclo di eventi pensati per il trentennale dalla strage di Capaci (1992-2022), la cui organizzazione si è resa possibile – solo ad un anno di distanza, col superamento delle restrizioni sanitarie – mediante incontri in presenza, tra numerosi studenti ed alcuni ospiti illustri, che di seguito menzioniamo:
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- Il 10.03.2023 – da un’iniziativa promossa da Lions Chioggia – presso il Teatro Don Bosco, abbiamo assistito alla Giornata dedicata ad un importante modello di donna, di professionalità e di amore: quello rappresentato da Francesca Morvillo, magistrata e accademica, nota ai più come la “moglie di Giovanni Falcone”. Nell’incontro, si è voluto evidenziare il ruolo espresso al fianco del marito nella lotta alla mafia e per estensione quello, spesso non ri-conosciuto, che le donne ricoprono nella collettività.
Particolarmente toccante l’intervista condotta dalla giornalista Angela Pederiva agli ospiti, il magistrato Alfredo Morvillo – fratello di Francesca – e Tina Montinaro – vedova di Antonio Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone, mancato insieme a lui il 23 maggio 1992.
E’seguito l’intervento della Dott.ssa Maria Pia Ercolini, Presidente dell’Associazione nazionale di Toponomastica Femminile e rappresentante delle Forze dell’Ordine; da cui la scelta, in un’azione condivisa con il Comune di Chioggia, dell’intitolazione di un tratto del lungo laguna-Lusenzo al nome della Dr.ssa Morvillo.
Infine la proiezione del documentario “Francesca Morvillo, donna di legge”, trasmesso per il trentennale da Rai Storia e replicato in questo incontro.
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- Il 30.03.2023 nell’Aula Magna della sede Righi, il Teatro Bresci con l’appassionante Lezione – Spettacolo “Album 1992”, dell’attore Giacomo Rossetto, ha ampiamente ripercorso per le classi quarte e quinte del Cestari-Righi i fatti di cronaca più infiammati del 1992.
Nella storia del nostro Paese questo anno ha cambiato molte cose, tra cui la percezione della mafia in Italia; ha dato vita a numerose Associazioni per la Legalità; ha spinto lo Stato a prendere duri provvedimenti nei confronti della criminalità organizzata; ha bucato il muro di gomma della corruzione nella Politica; ha generato i miti e le mode della contemporaneità.
A trent’anni dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio, il 1992 è così posto come nodo centrale di un racconto che si sviluppa dagli anni che lo precedono alle conseguenze che portano ad oggi.
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La narrazione della mafia, ma non solo, è motivo di riflessione concreta e attiva anche sugli obiettivi che ci siamo nuovamente dati con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, programma sottoscritto nel settembre 2015 dai governi di 193 Paesi membri dell’ONU. Il quale, al punto 4 dell’Obiettivo 16, prevede ancora di “combattere tutte le forme di crimine organizzato”, chiamandoci evidentemente a prolungare il nostro impegno sulla scia di quegli Esempi da tramandare come una Memoria solida, che può restare viva solo se proiettata ad un futuro davvero sostenibile…
Le referenti per L’educazione Civica
Daniela Nutricati e Rosaria Pollicino
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