Ultima modifica: 7 Gennaio 2019

DRITTI AI DIRITTI!

Al grido di “Dritti ai diritti!”, le classi seconde degli istituti “D. Cestari” e “G. Sandonà” si sono ritrovate tutte in Aula Magna martedì 11 dicembre u.s..

Il motivo? Un anniversario davvero speciale: i settant’anni dall’approvazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani.

Alla presenza della Dirigente e dei docenti accompagnatori, i ragazzi, coadiuvati da una presentatrice d’eccezione, la prof.ssa Maria Grazia Scudieri, e da una squadra di insegnanti fortemente motivati, Beatrice Guccione, Roberta Pagan, Annalisa Casson, Maria Savoca, Marco Doria e Alice Ghezzo, si sono messi in gioco dando vita ad uno spettacolo della durata di un’ora che ha finito per lasciare tutti senza fiato.

In realtà, lo spettacolo ha rappresentato il compito autentico di un’Unità di apprendimento che, partendo dalla disciplina Diritto, ha coinvolto la Storia e l’Italiano, l’Inglese e il Francese, la Religione, riuscendo ad unire insegnanti e alunni in un progetto di grande spessore e di profondo arricchimento culturale e umano. Non è solo stata studiata la Dichiarazione universale dei diritti umani nella sua struttura e nel suo contenuto; la decisione presa è stata la seguente: fare una passeggiata nella Storia e scegliere consapevolmente di scoprire, di conoscere tutto ciò per cui l’uomo ha lottato, tutto ciò che a fatica ha conquistato… i suoi diritti. Tappe obbligatorie di questo viaggio, prima di arrivare alla meta, l’Illuminismo e il coraggio della ragione, la Dichiarazione d’indipendenza americana, la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, la nostra Costituzione.

Di fronte agli argomenti oggetto di approfondimento, gli alunni hanno provato ad aprire gli occhi, a fare sul serio, a impegnarsi, affrontando tematiche delicate e mettendo in luce le molteplici occasioni in cui quei diritti inalienabili che ogni essere umano deve possedere, così ben delineati nella Dichiarazione universale dei diritti umani, documento non giuridicamente vincolante, ma di immensa valenza morale, sono stati violati, calpestando in ogni modo la dignità della persona. Insomma, hanno scelto di non voltare le spalle all’indifferenza, all’egoismo, alla cattiveria di una società che, ormai da troppo tempo, con infinita leggerezza  e una buona dose di ignoranza, ha dimenticato che il valore dell’essere umano deve sempre essere primario in una democrazia che voglia definirsi ed essere realmente tale.

Hanno provato a raccontare a modo loro, con interviste realizzate nel centro storico di Chioggia, con scenette e video preparati a scuola e fuori dal contesto scolastico, utilizzando il linguaggio verbale e non verbale come forme comunicative indissolubili e modalità diverse di espressione creativa, tese ad arrivare unitamente a mente e cuore. Hanno provato a lanciare messaggi di speranza, a stimolare  tutti i presenti alla riflessione.

Tante le voci che hanno fatto da colonna sonora a questo cammino: quella di Eleonor Roosevelt, di Gandhi, di Martin Luther King, di Nelson Mandela, di Aung San Suu Kyi, di Malala Yousafzai, di Madre Teresa di Calcutta. Hanno parlato alle coscienze di tutti, adulti e ragazzi, Jovanotti, con il suo video contro l’indifferenza Salvami, la poetessa inglese Maya Angelou, con i suoi versi tratti da Still I rise, Don Pino Puglisi, con la passione e l’autenticità che hanno contrassegnato la sua vocazione e la sua vita, accettata sempre, insieme a ogni incontro, come un dono.

Step by step, noi insegnanti abbiamo visto serietà ed entusiasmo delineare il volto dei nostri alunni, voglia di provarci, di mettersi in gioco, curiosità, desiderio di conoscere. Abbiamo capito che è doveroso, più che fare didattica, “essere in didattica”; “scendere dalla cattedra” e far vivere ai ragazzi l’apprendimento come ricchezza per se stessi e per gli altri. Abbiamo scoperto insieme a loro che l’apprendimento può e deve essere vissuto in modo alternativo e, di certo, più costruttivo, assaporando appieno il piacere della scoperta e riuscendo a trasformare conoscenze acquisite e abilità raggiunte in competenze, prezioso e indispensabile bagaglio per una cittadinanza attiva, consapevole e responsabile.

R. Pagan e M.G. Scudieri