Dantedì al Cestari Righi: il nostro viaggio alla scoperta della Divina Commedia
L’idea nasce nel gelo della Merla di gennaio: la scuola, priva degli alunni, è fredda, silenziosa e deserta. Non vogliamo cedere alla stanchezza prematura di questo tempo, la didattica a distanza non spegnerà il fuoco che ci arde nel cuore. E’ il 2021, anno di Dante Alighieri. Tutto parte tra due chiacchiere tra i colleghi “del sì, sempre”, quelli che ogni idea è buona se ci fa uscire dalla tiepidezza di una routine rassegnata.
Chi è Dante per noi? Icona di sapienza e poesia, padre della lingua italiana, straordinario avventuriero e narratore di esperienze ultraterrene, guida di giovani e adulti, uomo capace di un amore che sa toccare l’aspetto più umano del vivere e di elevare lo Spirito all’esperienza metafisica. Facciamolo uscire dall’aula e dal manuale, dall’esclusività delle lezioni di letteratura. Dante, patrimonio di tutti!
Sì, ma come fare? In presenza non si può: trasformeremo la DAD da ostacolo a risorsa. Se il linguaggio mediatico è la lingua dei nostri studenti, parleremo “quella” lingua, per annunciare la sublimità di un messaggio che abbatte il tempo e scardina la ruggine mentale.
All’opera! La nostra Dirigente Scolastica, prof.ssa Antonella Zennaro, accoglie con entusiasmo l’iniziativa e in poche settimane è un susseguirsi di incontri e di preparativi. Docenti di ogni disciplina, accomunati dall’amore per Dante, realizzano numerose presentazioni multimediali concentrandosi su vari canti e aspetti della Divina Commedia. In poche settimane la nostra piattaforma Drive si trasforma in un magazzino delle meraviglie: si susseguono lucide analisi filologiche, approfondimenti di canti, voci alternate di docenti e studenti, musiche che spaziano dal Miserere ai Carmina Burana, da Caparezza al Benedictus. La prof.ssa Mariotti trasforma in inedite note dal sapore medievale gli eterni versi stilnovistici di Francesca, del canto V dell’Inferno. Abbandonate le pagine del manuale, la Divina Commedia si fa video e canzone, immagine potente, e messaggio universale: Dante è rock e siamo qui a ricordarlo.
Ma non basta. Decidiamo di usare il linguaggio di tendenza dei giovani: come infiltrati in missione, apriamo una pagina Facebook e una pagina Instagram. In poche ore, “Dantedì al Cestari Righi” è seguito da centinaia di persone. La bacheca dei social diventa manifesto culturale e accattivante di una scuola viva, che ha un messaggio inesauribile da trasmettere. La gente domanda, la radio ci chiama, qualche giornale scrive di noi.
Ma il progetto non si ferma qui. Ora tocca la restituzione dell’emozione, il feedback dei ragazzi. Parte un Contest Fotografico riservato agli studenti: “Scatta una foto e abbinala alla tua terzina preferita”. In pochi giorni, in redazione, arrivano decine di foto, una più bella dell’altra. Per fortuna non saremo noi prof a giudicare il vincitore (non abbiamo griglie di valutazione per la bellezza)… sarà proprio la Rete.
Il concorso è aperto: le foto, anonime, sfilano su Instagram alla pagina “Dantedì al Cestari-Righi”, e anche voi che leggete potete votare la foto-terzina più bella, entro il 30 aprile. Sarà una scelta ardua, ve lo garantisco. Ma avrete la gioia di riempire occhi e cuore di tanta bellezza che servirà ad alimentare la speranza fino alla fine di questo grigiore pandemico.
Restate con noi. E se una Mente Innamorata compie 700 anni ed è ancora spumeggiante di vita, allora abbiamo trovato il vaccino per l’immortalità del cuore. Grazie Dante Alighieri!
Prof.ssa Concetta Ricottilli