I libri, le ali e la Rosa. “Libriamoci” all’Istituto Righi – edizione 2017
E’ ormai un appuntamento fisso per i docenti del Righi: uno di quegli eventi che scandisce l’anno scolastico, tra l’inizio delle lezioni e la festività di Ognissanti, impreziosito, come ogni evento che si rispetti, da attesa trepidante, dettagli da non trascurare, immancabili imprevisti ed una carica imprescindibile di positività.
“Libriamoci” è l’evento che, promosso dal MIUR e dal MIBAC, propone giornate di lettura ad alta voce nelle scuole, realizzato quest’anno nella nostra scuola nei giorni 28 e 30 ottobre.
“Libriamoci!” è, soprattutto, l’imperativo categorico di una squadra di docenti di ogni disciplina: italiano, matematica, lingue straniere, religione, chimica, scienze o informatica, i quali, per un paio di giorni, hanno deciso di accantonare il programma ministeriale, registro, cattedra, e banchi per…”librarsi” attraverso la lettura: tanto forte l’assonanza con l’atto del librarsi in volo, che per i docenti del Righi ormai il libro da leggere è un paio d’ali da fornire ai propri studenti…
Così, anche quest’anno, nessuno si è tirato indietro alla chiamata a raccolta della promotrice e direttrice artistica dell’evento, la prof.ssa Annamaria Mariotti, e lo straordinario ancora una volta si è compiuto.
Piergiorgio Bighin, con l’ inedita rilettura del proprio libro, ha ripercorso in senso sincronico le pagine della Resistenza con un pensiero rivolto alla memoria di Anna Frank , attraverso “I giorni di Anna e di Amelia”, accostandola all’amata co-protagonista del suo “Rosso Fuoco Laguna”. Lo accompagnavano nella lettura, la prof.ssa Elena Caser e studenti armati di libro e chitarra, già diplomati, tornati solo per riascoltare il loro maestro: Luca, Elena, Rocco, Stefano, Andrea.
Mentre Sandro Signoretto incantava con effetti speciali i suoi studenti con “L’uomo scimmia del Pleistocene” di R. Lewis, alternando la prosa narrativa alle intramontabili vignette di “B.C.” di Hart, dall’altro capo dell’atrio, tra i divanetti, circondata dai propri ragazzi, Roberta Pagan leggeva Pennac, “Come un romanzo”, inno al libro e all’atto imprescindibile del leggere, alternando testimonianze e canzoni dei suoi studenti. Microfono, lim, tappeti e divanetti, strumenti musicali, immagini e filmati…non ci facciamo mancare nulla…
Ci voleva il coraggio di Mariangela Sartori, di chimica, che ai suoi studenti leggeva “Il sistema periodico” di P. Levi, mentre capitava anche che lo stesso libro, “L’amico ritrovato” di F. Uhlman, venisse riscoperto in diversi modi dalle docenti di italiano e di scienze: Patrizia Boscolo, con l’ottimo lavoro in piena sinergia con i suoi studenti di 4 D e Carla Ranzato, leggendone brani scelti nelle sue classi. E così gli insegnanti regalano una parte di sè ai propri studenti, scegliendo temi e libri che a loro volta li hanno colmati di emozioni: Cristina Manfrin, accompagnata da un filmato color del mare, ha letto Bambaren, “Il delfino”, mentre Giordano Fornaro apriva menti acerbe all’ascolto del Premio Nobel Ishiguro, osando anche introdurre i nostri studenti di indirizzo tecnico alla filosofia, con “L’apologo di Bacone” nelle “Storie da calendario” di Brecht. Ipnosi, incanto o suggestione? Descrivere i volti attenti degli studenti in ascolto delle letture è nulla, rispetto all’emozione provata a percepire questa empatia…
E infine, non c’è spettacolo senza la prof.ssa Mariotti: la lettura animata del Piccolo Principe, classico della letteratura, rivisitata dal gruppo artistico Trés Bien, è stata un successo così grande da essere replicata quattro volte in Aula Magna. Ringrazio Annamaria, per avermi coinvolta come voce narrante in questa meravigliosa lezione-spettacolo di arte e musica, che ha avuto come protagonisti il canto inconfondibile della Mariotti, un inedito e brillante Piccolo Principe, Giovanni Ferro di 2 A, Pietro Turcato di 5 B come disegnatore in diretta e l’ospite Ilaria Frigato, contrabbassista d’eccezione.
Cosa ci resta, dopo l’emozione, la passione e l’entusiasmo dell’evento? Direi tre immagini, correlativi oggettivi dell’esperienza rinnovata in questo “Libriamoci 2017”.
I libri, innanzitutto. Poi le ali, che ci invitano a riprendere il volo, a “librarci” con la passione di ogni giorno, da regalare agli studenti nella nostra disciplina, come dispositivo di libertà, coscienza e conoscenza. E, infine, la Rosa del Piccolo Principe. “Tu sei responsabile per sempre di ciò che hai addomesticato, tu sei responsabile della tua Rosa”, ammonisce la volpe. La Rosa è la Scuola che amiamo: spesso esigente, china su se stessa e pretestuosa, ma anche bellissima, delicata e assolutamente bisognosa della nostra cura. La Scuola che si vede bene solo col cuore. Noi, insegnanti, ne siamo responsabili, per sempre. E così, come il Piccolo Principe, dopo due giorni di volo, torniamo infine alla nostra Rosa.
Concetta Ricottilli
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.