Ultima modifica: 5 Giugno 2015
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Concorso “Save the Environment”: premiata la classe 2^D del RIGHI

arvi_2015_01Prendiamo come pretesto un elegante volantino distribuito nei giorni di premiazione delle scolaresche del comprensorio clugiense, sia medie che istituti tecnici superiori, assieme a quello slogan, ”il futuro è già presente”, quasi ossimoro di come sia costantemente in evoluzione il mercato edilizio ma, soprattutto, cosa chiede il consumatore. Le residenze EANA, ideate da Arvi Energie,  si collocano nel mercato sotto il binomio di eco compatibilità e sostenibilità oltre, detto con una parolona spesso abusata, sulle energie rinnovabili.
Aggiungiamo pure l’inerzia termica degli alloggi oltre alla già citata energia rinnovabile ed ecco come si può parlare  di abitazione del futuro senza tanti preamboli. Una mezza rivoluzione nel campo delle nuove costruzioni ecocompatibili. Ed accanto a questa azienda può affiancarsi la tricotomia: scuola-lavoro-opportunità. Si perché tra l’ARVI ed il concetto di scuola, il passo non è tanto lontano.
L’ultimo concorso messo in piedi da Arvi, “Save the enviroment”,  e che ha coinvolto, come abbiamo già detto, le scuole  medie e le superiori, ha aperto le porte, anzi ha innescato il connubio tra la stessa azienda ed il Righi. Perché proprio dal Righi, dai suoi alunni-concorrenti, dalle loro idee pazze ma geniali, possono prendere ossatura progetti edilizi al limite del visionario, quasi futuristici. Ma non tanto.

I progetti per i quali  gli studenti della 2^ D Righi/Cestari,  sono stati premiati sposano, nella loro interezza quello che la stessa Arvi  utilizza per i suoi manufatti. Ma andiamo con ordine. La classe del biennio ha preso in esame e sviluppato due progetti in qualche modo legati alla cultura clugiense, che tendono  a sviluppare, in chiave commerciale da una parte e abitativa dall’altra,  un manufatto “storico” per Chioggia, l’ex cementificio, un edificio che verrà probabilmente demolito per essere sostituito da unità abitative.
Il primo progetto, detto anche Braided Building verrà destinato ad uso uffici, avrà una struttura elicoidale, sarà autosostenibile e grazie alla singolare forma potrà captare il massimo della luminosità; sarà dotato di pannelli fotovoltaici inseriti direttamente nel vetro, in modo che la trasparenza rimarrà intatta. La struttura sfrutterà le correnti d’aria calda che si creano all’interno, favorendo la deumidificazione e la ventilazione degli ambienti. Verrà sfruttata anche l’energia di movimento degli ascensori. Un parco fotovoltaico, disposto  a terra, di potenza pari a 70kWp,  potrà soddisfare il fabbisogno elettrico. Il palazzo si poserà sopra una collinetta ed i garage saranno sotterranei, gli impianti a servizio dei locali saranno alimentati dall’energia geotermica.
Il secondo progetto di recupero adotta soluzioni estreme nella valorizzazione  di vecchie aree industriali. Le proposte diventano interessanti nel momento in cui dimostrano sensibilità, per esempio, nella aree destinate a verde, nell’utilizzo delle risorse  energetiche con particolare attenzione ad edifici autosufficienti, sostenibili e a impatto zero.. Per cui si  propone il recupero delle acque meteoriche da utilizzare per  l’irrigazione delle aree verdi; i parchi fotovoltaici saranno le stesse tettoie   dei posti auto ed in modo razionale verrà sfruttata l’energia cinetica prodotta dagli impianti degli  ascensori. L’impiantistica utilizzerà il solare termico e la geotermia. Altra innovazione sarà il solar cooling, il raffrescamento, la ventilazione interna dell’edificio,   sfruttando il calore del sole . Una soluzione interessante, quest’ultima, visto il picco di domanda elettrica  proprio nel periodo di massima disponibilità di energia solare.

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