XXIII GIORNATA FAI DI PRIMAVERA
SUCCESSO DELLA XXIII GIORNATA DI PRIMAVERA DEL FAI A CHIOGGIA
I ragazzi del Cestari Apprendisti Ciceroni alla scoperta degli squeri.
Sabato 21 e domenica 22 marzo 2015, nonostante le condizioni meteo incerte, si sono svolte con successo le “Giornate di Primavera” del Fai, Fondo per l’Ambiente Italiano, a Chioggia, con circa duecento visitatori, guidati dai ragazzi di 4AT e 4BT, sezione Turismo, dell’IIS “Cestari-Righi”, alla scoperta degli squeri, gli antichi cantieri navali chioggiotti.
L’evento era stato presentato alla cittadinanza giovedì 19 marzo presso la sala consiliare del Comune di Chioggia alla presenza del nuovo capodelegazione FAI di Venezia F. Barbini, di M. C. Bianchini d’Alberigo capodelegazione uscente, della professoressa G. Duse collaboratrice della rivista “Chioggia – Rivista di Studi e Ricerche”, dell’assessore L. De Perini, della Dirigente Scolastica A. Zennaro e della professoressa F. Boschetti, referente del “progetto FAI – Apprendisti Ciceroni” presso l’IIS “Cestari – Righi” accompagnata dai suoi alunni di 4AT e 4BT.
L’incontro è stato l’occasione per ribadire la collaborazione fra la città di Chioggia, il FAI e l’Istituto Tecnico per il Turismo “Cestari – Righi” che dura oramai da ben otto anni. Un sodalizio davvero proficuo poiché, come ha sottolineato la prof.ssa Duse: “La Giornata di Primavera è di stimolo alla ricerca. La ricerca è condizione di riscoperta culturale del territorio, con cui si rinnova l’offerta turistica. Un circolo virtuoso”.
Il tema di quest’anno infatti ha permesso ai ragazzi del Cestari non solo di conoscere il passato storico dell’attività cantieristica chioggiotta, attraverso lo studio e l’analisi di testi specifici, ma anche di riavvicinarsi ad un passato prossimo familiare, di nonni e parenti pescatori e maestri d’ascia, confluito in un “Album dei ricordi” fatto di fotografie ingiallite, recuperate nei cassetti dei nonni e proiettato prima dell’inizio della visita guidata al Museo San Francesco Fuori le Mura. Infine, questo tema ha permesso anche di accostarsi al presente e al futuro dell’attività cantieristica, grazie alla visita allo squero Cimolin di Sottomarina, dove il maestro d’ascia Flavio Cimolin e il figlio Devis hanno descritto e permesso di vedere i nuovi strumenti utilizzati per la costruzione e la manutenzione di una barca oggi. Anche in questo caso la documentazione fotografica è convogliata in un video che ha in qualche modo rappresentato la visita virtuale allo squero. Tutto il materiale realizzato dai ragazzi del Cestari è stato donato al Museo. “I ragazzi hanno colto e documentato l’evoluzione di un mestiere, avvicinando per quanto possibile la realtà contemporanea. La tradizione è messa in continuità con la modernità, senza cesure, senza strappi, senza perdita o snaturamento di identità”, ha commentato la Duse.
Il successo didattico ed educativo di questo progetto si è concretizzato nell’impegno, nella serietà e nella generosità dimostrati dai ragazzi, tutti volontari, tutti uniti e coesi, ciascuno secondo le proprie capacità e competenze, per la realizzazione di un progetto che solo un lavoro di squadra, affiatato e motivato, rende possibile. In tanti hanno sfidato la timidezza, hanno lavorato su se stessi, tutti si sono impegnati al massimo “per mettersi in gioco e dare qualcosa di noi anche agli altri”, ha detto Monica di 4AT. I loro sorrisi, la loro soddisfazione e il loro entusiasmo ci confermano che le giornate di Primavera sono state per la città, per il FAI e per la scuola, un vero successo!