VALUTAZIONE

La valutazione è un processo complesso che si svolge periodicamente per formulare un giudizio collegiale sui risultati ottenuti dallo studente sia sul piano dell’apprendimento sia in relazione ad altri elementi non cognitivi (attenzione in classe, impegno, partecipazione, interesse, metodo di lavoro, progresso nell’apprendimento), individuati dai Consigli di Classe e dal Collegio dei Docenti.
Per quanto riguarda la comunicazione delle valutazioni, ci si atterrà alla regola della massima trasparenza sia con gli studenti sia con le famiglie.

Quantità, modalità, calendario settimanale delle verifiche orali, scritte, grafiche
I docenti si impegnano a:

  • distribuire equilibratamente i compiti scritti e i carichi di lavoro pomeridiano;

  • effettuare le verifiche secondo quanto stabilito dai Dipartimenti Disciplinari ed esplicitato nella programmazione del singolo docente;

  • razionalizzare e coordinare i tempi per la programmazione delle verifiche scritte che saranno segnalate con debito anticipo nel registro di classe.

Le verifiche potranno assumere varie tipologie: interrogazioni, test, questionari, prove strutturate o semistrutturate, produzione di testi, traduzioni di testi, risoluzione di problemi, esposizione di ricerche individuali o di gruppo, prove pratiche, conduzione di progetti individuali o di gruppo, relazioni tecniche.

Criteri generali della valutazione delle singole prove
Le correzioni delle prove scritte saranno motivate e spiegate alla classe. Nell'attribuzione del voto viene utilizzata l’intera scala decimale. Per le griglie di valutazione, salvo diversa indicazione nella programmazione disciplinare, si fa riferimento alla tabella A.

Modalità e tempi dei recuperi per gli assenti alle prove scritte
In caso di assenza le verifiche scritte potranno essere recuperate, quando non ci siano sufficienti elementi per la valutazione, compatibilmente con le esigenze della programmazione globale e disciplinare.

Modalità e tempi della correzione e consegna degli elaborati
I docenti comunicheranno entro breve tempo i voti delle interrogazioni orali; la correzione e la consegna dei compiti scritti, avverrà in tempi ragionevoli (10/15 giorni) e comunque prima dell'assegnazione del compito successivo.

Attribuzione del voto di condotta
Il voto di condotta è deciso collegialmente dal Consiglio di classe ai sensi del D.P.R. n.122 del 22.6.2009 (Regolamento sulla valutazione degli alunni attuativo dell’art.2 comma 3 della legge 169 del 30.10.2008) e del D.P.R. n. 235 del 21.11.2007 (Statuto delle studentesse e degli studenti) sulla base di questi indicatori:


• comportamento, inteso come rispetto verso se stessi e verso gli altri (docenti, personale, compagni)
• frequenza
• partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione
• assolvimento degli impegni di studio
• rispetto del regolamento d’Istituto
• uso delle strutture, delle attrezzature e del materiale della scuola
• rispetto delle norme di sicurezza

Un voto inferiore a sei nello scrutinio finale comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato.

Si stabilisce la seguente corrispondenza tra il profilo di riferimento che più si avvicina al caso in questione e il voto attribuito:

voto 10: vivo interesse e partecipazione attiva alla vita scolastica in tutti i suoi aspetti, ruolo propositivo all'interno della classe e disponibilità alla collaborazione, rapporti sempre corretti e rispettosi nei confronti dei coetanei e degli adulti, responsabilità e costanza nell’adempimento dei doveri scolastici, convinta osservanza del regolamento scolastico, frequenza assidua e puntuale.

voto 9: buon interesse e partecipazione attiva alla vita scolastica in tutti i suoi aspetti, ruolo propositivo all'interno della classe e disponibilità alla collaborazione, rapporti sempre corretti e rispettosi nei confronti dei coetanei e degli adulti, responsabilità e costanza nell’adempimento dei doveri scolastici, osservanza del regolamento scolastico, frequenza assidua e puntuale.

voto 8: discreto interesse e partecipazione attiva alle lezioni, ruolo generalmente propositivo e collaborativo all’interno della classe, costante adempimento dei doveri scolastici, equilibrio nei rapporti interpersonali, rispetto delle norme d'Istituto, frequenza regolare.

voto 7: sufficiente interesse per le lezioni, ruolo generalmente positivo all’interno della classe, selettiva disponibilità a collaborare, correttezza nei rapporti interpersonali, adempimento normalmente puntuale dei doveri scolastici, rispetto delle norme d'Istituto, frequenza abbastanza regolare.

voto 6: limitato interesse per le discipline, presenza in classe non sempre costruttiva o per passività o per eccessiva esuberanza, scarsa correttezza nei rapporti interpersonali, svolgimento poco puntuale dei compiti assegnati, rari ritardi immotivati e assenze non giustificate, infrazioni anche lievi alle norme d’istituto.

voto 5: disinteresse per le varie discipline e frequente disturbo dell'attività didattica, rapporti problematici con gli altri, funzione negativa all'interno della classe, episodi di mancanza di rispetto nei confronti di coetanei e adulti, ripetuti comportamenti scorretti, gravissime infrazioni alle norme d’istituto.

La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale deve essere verbalizzata e motivata con riferimento alla casistica prevista dall’art.7 del DPR. n.122 del 2.6.2009.
Secondo la norma citata il voto inferiore a sei può essere attribuito dal Consiglio di Classe nei confronti dell’alunno cui sia stata precedentemente inflitta una sanzione disciplinare e al quale si possa attribuire la responsabilità dei seguenti comportamenti:
a. reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o procurato pericolo per l’incolumità delle persone, con conseguente allontanamento dell’allievo dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni (commi 9 e 9-bis art. 4 DPR n.235 del 21.11.2007);
b. non assolvimento degli impegni di studio, frequenza non regolare dei corsi, inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento d’istituto (violazione doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 art. 3 DPR n.235 del 21.11.2007).