LA CITTà CHE VORREI
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PREMESSA DALL’IDEA AL PROGETTO Si comincia con
l’individuare aree sottoutilizzate nel
nostro territorio; le zone di intervento si
presentano ampie e permettono di immaginare
la città fra vent’anni; del resto, loro, di
anni ne hanno diciotto… Tutte le idee
prendono forma nella zona del cosiddetto
“Parco degli orti”, ubicato nella zona sud
di V.le Mediterraneo. Un’area perlopiù, come
dice il nome stesso, utilizzata ad orti e,
da un po’ di anni, a campeggi. L’area si
estende fino al fiume Brenta e permette di
essere destinata ad attività di grande
impatto e con ampia capacità di accogliere
anche grandi eventi. È questa la prima idea
che viene messa in campo e sulla quale il
gruppo inventa grandi parchi, destinati ad
eventi musicali, piste per skateboard e
pattinaggio, il tutto contornato da verde.
Immaginano cinema e divertimento ma anche
spazi dedicati alla cultura e aree umide di
fitodepurazione. Ma questo, comincia a non
bastare e alcuni si pongono di fronte al
fatto che l’apporto progettuale proposto,
limitato dalla posizione defilata dell’area,
rispetto alla città, non si integra
completamente, divenendo una semplice
appendice. E questo non è sufficiente. Da
questo il salto di qualità, la progettazione
che da razionale diventa visione e pur
mantenendo valido l’intervento nell’area
degli orti, sposta l’attenzione nell’area
demaniale parallela al lungomare Adriatico.
In quest’area vengono inserite,
visionariamente appunto, strutture moderne
alimentate da energie rinnovabili, come il
sole e il vento. Qui si immaginano edifici
destinati alla talassoterapia, con piscine
alimentate con acqua di mare per
l’idroterapia, con centri di bellezza e
cosmesi annessi a centri terapici e sale
convegni. Questo diventerà il nostro
biglietto da visita, per citare la frase
di uno studente nel descrivere la sua
proposta. Come dargli torto. Propone uno
skyline moderno che ha ravvivato
l’entusiasmo dei compagni coinvolgendo anche
compagni di quarta. Risulta evidente,
infatti, da questo progetto, l’intenzione di
favorire il recupero di un’area poco
sfruttata e sottovalutata, nonostante l’idea
generale riconosca le grandi potenzialità e
l’importanza di alzare il livello
qualitativo dell’utenza oltre alla necessità
di allargare la cosiddetta stagione
turistica. Nell’analisi delle varie proposte
progettuali non viene trascurato nemmeno
l’aspetto scientifico, prevedendo un centro
di ricerca per l’analisi dei benefici legati
alla qualità della sabbia o del sole. I Docenti Tutor |