laboratorio teatrale a.s.
2008/2009
L'ITIS RIGHI, IL LICEO VERONESE e L'ITCS
CESTARI
sono lieti di presentare
L'AMORE DELLE TRE MELARANCE
Questo spettacolo vuole essere un omaggio a un uomo straordinario, un maestro
del Teatro, troppo spesso trascurato o ignorato dal grande pubblico, Benno
Besson.
Ultimo assistente di Bertold Brecht, co-fondatore del Berliner Ensemble, è stato
un grande estimatore di Carlo Gozzi, l'autore veneto contemporaneo di Carlo
Goldoni, molto apprezzato nell'Europa dell'est, spesso dimenticato dalla sua
terra.
Besson e Gozzi avevano certamente molte affinità. La voglia di
sognare, di
sperimentare, di creare un mondo nuovo hanno contraddistinto il loro lavoro.
Entrambi dotati di coraggio, hanno osato nelle loro opere, andando
controcorrente e suscitando clamore. Gozzi ha contrapposto alla realtà descritta
da Goldoni il suo mondo immaginifico; Besson non si è mai piegato alle regole di
mercato e ha creato un suo stile, che solo gli amanti del teatro hanno avuto
l'occasione di apprezzare.
Chi ha avuto la fortuna di incontrare e frequentare il Maestro Besson, sa di quanta
energia e ardore era capace. Il suo entusiasmo, lo slancio, il fervore che lo
contraddistinguevano erano tangibili dal primo incontro e nei suoi occhi profondi
si leggeva la voglia di vivere e di stupire. Riuscire a trasferire una minima parte di
quel trasporto ai nostri ragazzi è una vittoria, ricordare gli insegnamenti di
qualcuno più sapiente di noi è un dovere.
Trascinati da questo impeto anche noi abbiamo pensato di esplorare strade
nuove, diverse in un contesto favoloso, quello de L'Amore delle tre Melarance,
una delle fiabe gozziane più conosciute, che Besson aveva messo in scena proprio
in questa versione, reinventata da Edoardo Sanguineti. Abbiamo giocato con la
stessa vitalità dei bambini, immaginando maghi, diavoli, principi e principesse,
danzando al ritmo dei versi martelliani, confidando per una volta che
i sogni
potessero divenir realtà ...
Volete sognare insieme a noi?
La tradizione è tramandare il fuoco, non adorare
le ceneri.
Franz Mahler
Il testo pubblicato in questa pagina web è di Manuela Massimi ed Emanuele Pasqualini